6 brani di Ragionamento critico verbale

6 brani di Ragionamento critico verbale

Domande 30
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Elenco domande

  1. Non basta essere “tutto orecchie” per non perdere nemmeno una parola di un discorso. Sembra infatti che, senza rendercene conto, “ascoltiamo” anche attraverso la nostra pelle, unico organo di senso capace di percepire gli altrimenti impercettibili spostamenti d’aria provocati dall’emissione di alcuni suoni. La scoperta, pubblicata su Nature dal team di Brian Gick dell’University of British Columbia a Vancouver (Canada), suggerisce che quando ascoltiamo qualcuno parlare utilizziamo non solo le informazioni che arrivano da occhi e orecchie. Secondo gli studiosi registriamo anche sottili indizi tattili, come appunto lo spostamento dell’aria che accompagna le parole, per poter costruire una immagine completa dei suoni che stiamo udendo. Alcuni dei rumori che emettiamo producono piccoli, inudibili “scoppiettii” d’aria, tipici ad esempio dei suoni aspirati o sibilanti. Il gruppo di ricercatori diretto da Gick ha scoperto che, quando questi brevi scoppiettii d’aria arrivano alla pelle di mani e collo, le sillabe udite sono percepite come aspirate anche quando non lo sono. Ad esempio: sillabe non aspirate come “ba” e “da” sono state percepite come le rispettive equivalenti aspirate “pa” e “ta” quando venivano presentate agli ascoltatori insieme a un flusso d’aria sulla pelle. Questo, secondo gli scienziati, indica che le informazioni che arrivano dal senso del tatto accompagnano suoni e immagini, e vengono elaborate dal nostro cervello per decifrare ciò che viene detto. --- L'ascolto 'tattile':
  2. Le sillabe aspirate:
  3. L'esperimento di Gick:
  4. Brian Gick:
  5. Alcuni suoni:
  6. La figura di riferimento del mercato IT è quella del progettista di software applicativo, seguita dal tecnico di reti locali. Le altre specializzazioni si distribuiscono in modo abbastanza uniforme tra le risorse umane rimanenti. Nelle aziende medie e grandi, oltre alle figure già citate, si evidenziano figure come lo specialista di sistemi web e di sistemi di rete. Gli addetti delle aziende informatiche sono in media molto giovani (il 92% non ha ancora compiuto 45 anni) e forniti di elevati livelli di scolarità: circa il 70% dei dipendenti è in possesso di diploma di scuola media superiore (i laureati sono il 29%). Il settore informatico oltre ad essere caratterizzato da una larga presenza di aziende sorte negli ultimi cinque anni, è anche cresciuto in aree di business nuovissime, attraendo nuove professionalità e giovani addetti. Emerge pertanto una bassa anzianità di lavoro negli addetti: appena superiore a 3 anni tra i dipendenti e di circa due anni tra i collaboratori coordinati e continuativi. Questo pone forti problemi di turn over alle aziende, soprattutto per le figure più richieste dal mercato. La formazione viene promossa in quasi l'80% di tutte le piccole aziende informatiche e questo è un tratto caratteristico rispetto alle piccole imprese degli altri settori. Addirittura il 52,4% fa formazione continua, ed anche la formazione al momento dell'ingresso in azienda rappresenta un passaggio irrinunciabile per il 41,5%. Nelle grandi e medie imprese la leva formativa assume un ruolo centrale. Le attività di business delle imprese sono lo sviluppo software per il 42,5% e la consulenza IT nel 17,6%, seguono la fornitura di servizi di outsourcing (7,4%), l'installazione e manutenzione di apparati software ed hardware (5,4%) l'installazione e manutenzione di reti locali (4,1%). ---- Lo specialista di sistemi di rete:
  7. Gli addetti delle aziende informatiche sono:
  8. La formazione:
  9. Gli addetti dipendenti:
  10. Lo sviluppo software:
  11. La Banca mondiale raccoglie più istituzioni tra le quali, quelle deputate alla fornitura di aiuti, sono l'Associazione internazionale per lo sviluppo, che fornisce supporto finanziario grazie ai contributi triennali dei governi donatori, e la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo, che raccoglie i suoi depositi sui mercati finanziari mondiali per aprire crediti a basso interesse e a lunga scadenza ai paesi in via di sviluppo. Agli inizi la Banca mondiale accordava prestiti soprattutto a nazioni europee per finanziare la ricostruzione delle industrie danneggiate o distrutte durante la seconda guerra mondiale. Dalla fine degli anni Sessanta, tuttavia, la maggior parte dei prestiti è andata a paesi in via di sviluppo: Africa, Asia e America Latina. In seguito all'aumento del costo del petrolio e alla flessione delle esportazioni di materie prime, nel corso degli anni Settanta e Ottanta molti paesi in via di sviluppo dovettero aumentare le spese energetiche, contraendo ingenti debiti con le Banche commerciali. La successiva recessione economica nei paesi occidentali diminuì ulteriormente i ricavi delle esportazioni dei paesi poveri, aumentando invece i tassi di interesse sui loro debiti. Divenne dunque sempre più difficile ottenere altri crediti dalle Banche commerciali, e la Banca mondiale decise l'attuazione di riforme economiche per la riduzione delle importazioni e la promozione del libero mercato. --- La Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo ha fornito aiuto ai paesi meno industrializzati:
  12. Le esportazioni dei paesi poveri diminuirono sensibilmente a causa della recessione economica nei paesi occidentali che portò, invece, ad un aumento:
  13. L'aumento del costo del petrolio contribuì ad aggravare la situazione dei paesi in via di sviluppo:
  14. Quale fu uno dei provvedimenti presi dalla Banca mondiale per affrontare i problemi insorti con il rallentamento dell'economia nei paesi occidentali?
  15. L'aumento delle spese energetiche dei paesi in via di sviluppo è stato determinato anche:
  16. Il processo di modificazione delle dinamiche di consumo si era già avviato alla fine degli anni ’80: il consumatore aveva perduto il suo carattere smaccatamente "consumista" e quello di soggetto privo di strumenti, a favore di nuove caratteristiche: dotato di autonomia e di capacità di scelta, pronto ad operare acquisti sulla base della qualità, il nuovo consumatore si è connotato come vero "professionista dell’acquisto". Nell’universo giovanile il consumo ha il ruolo di connotatore di stile e non più la funzione di strumento ostentativo. Il consumatore degli anni ’90 (ed anche dell’inizio del nuovo millennio) non si accontenta di soddisfare i propri bisogni attraverso la merce, cerca piuttosto di esaudire i desideri attraverso l’adesione consapevole a una sorta di contratto enunciativo proposto dai prodotti. I consumi culturali hanno risentito del mutato scenario sociale. Non più "coerenti", gli atti di acquisto sono diventati complessi e hanno mostrato uno stile multiforme e poliedrico. I giovani, in particolare, hanno mostrato una notevole libertà nella scelta del proprio stile di consumo. Il successo dei negozi del consumo "equo e solidale", per esempio, ha accomunato i giovani e gli adulti con percorsi formativi differenziati: la sensibilità laica delle culture "di sinistra" e quella con un forte radicamento religioso, nonché quelle della cosiddetta "destra sociale". Percorsi trasversali dunque, ma anche poliprospettici e ricchi di sviluppi notevoli. ---- Soddisfare i propri bisogni attraverso la merce:
  17. Il successo dei negozi del consumo "equo e solidale":
  18. Il nuovo consumatore:
  19. Oggi gli atti di acquisto:
  20. Alla fine degli anni '80:
  21. Nel 2000 la politica delle due Banche centrali più importanti del mondo (Stati Uniti ed Europa) ha avuto un tratto comune (anche se l'intensità era diversa): la crescita del costo del denaro. Questo per cercare di frenare una ripresa economica troppo impetuosa in America ed un'inflazione che stava rialzando la testa in Europa. Il rialzo del costo del denaro ha provocato, insieme ad altri fattori, il crollo diWall Street, e cioè del Nasdaq. Il 2001 si presenta tutto di segno opposto. In America la discesa del costo del denaro è già cominciata ed andrà avanti, in Europa dovrebbe cominciare tra poco. Questo, tra l'altro, renderà assai poco interessante l'investimento in obbligazioni e titoli di Stato. E sarà, quindi, di nuovo inevitabile investire denaro in azioni se si vorrà tentare di guadagnare qualcosa. Ma, se si parla di investimenti in azioni, è d'obbligo fare i conti con i titoli tecnologici. Gli esperti, per esempio, sostengono che, dopo le batoste prese nel corso dell'ultimo anno, adesso i tecnologici sono tornati ad essere interessanti e prevedono una loro crescita almeno di 3-4 volte rispetto alla crescita ipotizzata dei titoli della old economy. Naturalmente, l'esperienza dell'anno scorso non è stata vissuta invano e quindi si consiglia di non perdere tempo in titoli e titolini sconosciuti o quasi, e di puntare invece su titoli forti e solidi che sono presenti in Borsa. Gli esperti si spingono anche un po' più avanti e dicono che chi vuole investire in tecnologici è meglio che scelga i suoi titoli in America, dentro il Nasdaq, dove ci sono le società più serie. La new economy europea, invece, è ancora un po' troppo sperimentale. Se invece si vuole, come è giusto, mettere in portafoglio anche qualche sano titolo old economy, allora è meglio guardare all'Europa dove ci sono banche, assicurazioni e aziende alimentari in grado di fornire ancora qualche discreta soddisfazione agli investitori. ---- Nel 2000 le Banche centrali americane ed europee hanno adottato delle politiche volte:
  22. Le previsioni per il 2001 ci dicono che, se si vorrà guadagnare, bisognerà investire:
  23. I titoli tecnologici sono tornati ad essere interessanti ed è consigliabile puntare:
  24. Dove dovrebbe agire chi volesse investire in titoli della old economy?
  25. In America, nel 2000, sono stati presi provvedimenti per:
  26. Il deserto della Siria ha regalato una magnifica scoperta a un gruppo di archeologi. Si tratta di una tomba reale incredibilmente intatta appartenente a una delle prime civiltà urbane del mondo. E’ una tomba dalle caratteristiche singolari, risale a 4300 anni fa ed è rimasta sepolta dalla polvere, che ha conservato nei millenni il suo carico di tesori: ornamenti reali in oro e argento, manufatti e i resti ben conservati di un ampio gruppo familiare. La tomba contiene cinque adulti e tre bambini distribuiti su tre livelli. Tutti gli occupanti sono coperti di ornamenti dalla testa ai piedi. Il livello più alto presenta i resti di due involucri ciascuno contenente una giovane donna sui vent’anni con un bambino al fianco. Le donne hanno gli ornamenti più ricchi, e uno dei bambini porta un collare di bronzo. Gli involucri sul livello inferiore contengono due uomini e i resti di un bambino posto a distanza dagli altri due corpi, vicino all’ingresso della tomba. Uno degli uomini porta un diadema d’argento. Il livello inferiore custodisce infine i resti di un uomo ornato da decorazioni e spille d’argento. Fuori dalla tomba, un barattolo contente i resti di un bambino e due teschi di animali decapitati. La tomba è stata ritrovata in un sito che si ritiene sia il luogo dove sorgeva l’antica città di Tuba, una delle prime città della Siria. Adesso gli archeologi si interrogano sul significato della loro scoperta e sulla peculiarità della distribuzione dei corpi e degli ornamenti dei suoi occupanti; attribuiscono il sito a una famiglia reale, ma escludono che si tratti della tomba di un re dal momento che le donne sono le figure più ricche di ornamenti. Fino a epoca recente gli studiosi indicavano la Mesopotamia e l’Egitto come le culle delle prime società urbane, ma queste nuove scoperte ci raccontano una storia tutta nuova sul ruolo della Siria. Studiando questa regione potremmo ottenere preziose informazioni sui differenti modi in cui si sono evolute le società urbane. ----- Il ritrovamento effettuato in Siria:
  27. Il luogo del ritrovamento:
  28. Una indicazione circa il rango delle persone sepolte nella tomba:
  29. Una delle conseguenze del ritrovamento avvenuto in Siria:
  30. La tomba ritrovata in Siria:
Fonte
Formez PA, concorso Ripam-ANAC, 35 Specialisti area amministrativa e giuridica
Difficoltà
medio