Comprensione di testi 2020

Comprensione di testi 2020

Domande 14
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Elenco domande

  1. Brano I Leggere il brano e rispondere ad ogni quesito collegato solo in base alle informazioni contenute. Sfruttando l’elevata capacità di modificarsi del virus, un laboratorio di Strasburgo, di cui fanno parte due ricercatori italiani, ha individuato un “mutante” in grado di portare alla morte delle cellule tumorali con bassi dosaggi di medicinali. Usare una malattia per sconfiggerne un’altra può sembrare paradossale, ma presto potrebbe rivelarsi una nuova frontiera delle cure anti-tumore. È la pista seguita dal laboratorio Retrovirus ed evoluzione molecolare di Strasburgo, diretto da Matteo Negroni dell’Istituto di biologia molecolare e cellulare del CNRS (il Centro nazionale francese di ricerca scientifica), che ha modificato il genoma del virus ottenendo ottimi risultati nella morte delle cellule tumorali, con un dosaggio di medicinali inferiore di 300 volte rispetto a quello utilizzato nelle terapie moderne. L’HIV presenta una caratteristica fondamentale: l’elevata capacità di mutazione. Sfruttando questa peculiarità del virus, i ricercatori ne hanno combinato il genoma, privato della sua forza infettiva, con un gene umano presente in tutte le cellule, la desossicitidina chinasi (o dCK), che funziona da “attivatore” dei medicinali antitumorali. “In questo modo – spiega Matteo Negroni – si è ottenuta una banca dati di ottanta proteine mutanti. Tra loro i ricercatori hanno poi individuato la variante con la capacità maggiore di agire sulle cellule cancerose, uccidendole anche con un basso dosaggio di medicinali”. La proteina modificata, poi, non ha bisogno di essere iniettata in tutte le cellule malate. “Basta infatti che agisca su poche di loro perché, grazie all’effetto conosciuto come bystander, si assista alla morte delle altre cellule”, continua lo studioso. La ricerca, pubblicata su PLoS Genetics, apre prospettive verso un trattamento terapeutico alternativo, in grado di limitare i problemi legati alla tossicità di alcuni medicinali. Gli esperimenti, durati tre anni e guidati da un’altra ricercatrice italiana, Paola Rossolillo, sono stati effettuati solo in provetta. “Bisognerà aspettare un anno e mezzo, forse due, per iniziare la sperimentazione preclinica sugli animali. Finanziamenti permettendo”, conclude Negroni. Test sulla modificazione del virus dell’Aids potrebbero rivelarsi utili anche per la cura di altre malattie. Quale delle seguenti affermazioni è vera? (vedi Brano I)
  2. Quale delle seguenti alternative sintetizza meglio il modo in cui hanno proceduto i ricercatori? (vedi Brano I)
  3. Secondo quanto riportato nel testo: (vedi Brano I)
  4. La proteina modificata non deve essere necessariamente inoculata in tutte le cellule cancerose perché: (vedi Brano I)
  5. Brano 2. Leggere il testo del seguente problema. Cinque coppie di amici (i coniugi Bresso, Elmi, Gallo, Ornati e Pellini) hanno trascorso una vacanza di una settimana su un’isola caraibica. Le coppie hanno organizzato attività comuni tutti i giorni tranne uno, il penultimo, in cui ogni coppia ha fatto qualcosa di diverso rispetto agli altri, scegliendo tra le seguenti attività (non necessariamente in quest’ordine): visita alla capitale dell’isola, immersione sulla barriera corallina, partita a golf, escursione nella foresta, gita a pesca. Ogni coppia ha inoltre acquistato un souvenir differente, scegliendo tra: una statuetta di legno, il modellino di una nave, una T-shirt, un poster con una foto della spiaggia più famosa dell’isola, una confezione di dolcetti tipici (non necessariamente in quest’ordine). Si sa che: 1) La coppia che è andata a fare un’immersione sulla barriera corallina non ha acquistato i dolcetti tipici del posto; 2) La coppia che è andata a pesca poi ha acquistato un poster con la foto della spiaggia più famosa dell’isola da regalare al nipotino; 3) La coppia che ha visitato la capitale dell’isola ha acquistato una bellissima statuetta di legno che, insieme al modellino di nave scelto dalla coppia che è andata a fare immersione sulla barriera corallina, è stato votato miglior souvenir da tutti gli amici; 4) I coniugi Pellini non sono andati a fare un’escursione nella foresta; 5) Il signor Bresso è rimasto deluso dal suo risultato a golf. Il signor Elmi avrebbe voluto seguire i coniugi Gallo nella visita della capitale dell’isola, ma alla fine ha preferito andare a pesca con la moglie; 6) Il signor Pellini ha apprezzato molto la T-shirt acquistata dai Bresso. 14. Facendo riferimento soltanto ai primi quattro punti del brano 2, che cosa si può dedurre con certezza?
  6. Facendo riferimento al brano 2, quale dei seguenti abbinamenti è corretto?
  7. Facendo riferimento al brano 2, quale delle seguenti affermazioni è corretta?
  8. Facendo riferimento al brano 2, quale delle seguenti affermazioni è FALSA?
  9. Facendo riferimento al brano 2, che cosa hanno acquistato i coniugi Gallo?
  10. Brano 3. Leggere il brano e rispondere ad ogni quesito collegato solo in base alle informazioni contenute. Le ricette realizzate dagli ormai famosissimi chef televisivi saranno pure gustose e bellissime da vedersi, ma risultano piene di grassi, calorie, sale e zuccheri in modo maggiore rispetto ai piatti pronti del supermercato, di quelli da tirare fuori dal congelatore e da mettere direttamente nel microonde o in padella. I dati che hanno portato a queste conclusioni arrivano da un articolo pubblicato sul sito del “British Medical Journal”. Già studi precedenti avevano suggerito che sia i pasti pronti che si acquistano al supermercato sia le ricette degli chef televisivi hanno il potere di influenzare la dieta delle persone, ma nessuno studio finora ne aveva esaminato nel dettaglio le caratteristiche nutrizionali. Quindi, un team di ricercatori britannici dell'Nhs Tees e della Newcastle University ha analizzato il contenuto nutrizionale delle ricette di quattro chef televisivi e dei piatti pronti di tre diverse marche da supermercato, per un totale di 100 pasti per ogni gruppo. Hanno poi confrontato i dati raccolti con le linee guida sull'alimentazione pubblicate dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dalla Food Standards Agency (FSA), l'autorità responsabile della sicurezza e dell'igiene alimentare nel Regno Unito. Dal confronto con i dati dell'OMS e dell'FSA è emerso che nessuna ricetta e nessun pasto pronto rispetta pienamente le raccomandazioni impartite dalle due autorità, e che entrambi i tipi di pasti tendevano a essere ad alto contenuto di proteine, grassi, grassi saturi e sale, a basso contenuto di carboidrati e nei limiti indicati per quanto riguarda lo zucchero. In particolare, poi, i piatti degli chef del piccolo schermo sono risultati meno sani dei piatti pronti, in quanto contenevano più calorie, proteine, grassi e grassi saturi e molte meno fibre rispetto ai piatti pronti (il 4% dei quali sono risultati conformi alle raccomandazioni dell'OMS). «Questo studio dimostra che né le ricette create dagli chef televisivi, né i piatti pronti prodotti dalle tre principali catene di supermercati britannici sono in grado di soddisfare gli standard nutrizionali nazionali e internazionali per una dieta equilibrata – spiegano gli autori –. Inoltre, le ricette tv sembrano meno sane rispetto ai piatti pronti». (da: Miriam Cesta, “Attenti agli chef in tv: ricette meno salutari dei piatti pronti del supermercato”, Il Sole 24 Ore). Le seguenti sostanze risultano essere presenti in quantità troppo elevate nei piatti realizzati da famosi chef televisivi, tranne una. Quale? (vedi brano 3)
  11. Da quanto riportato nel brano 3, quale dei seguenti dati NON è corretto?
  12. Quale tra le seguenti affermazioni NON è deducibile dal brano 3?
  13. Qual è il consiglio che deriva dai risultati dello studio descritto nel brano 3?
  14. La ricerca di cui si parla nel brano 3 è stata condotta da ricercatori dell'Università di Newcastle e del Nhs Tees:
Fonte
Cdl Professioni Sanitarie - Università degli studi di Udine, prova di ammissione, anno 2016-17
Difficoltà
medio