Simulazione concorso Vigile del fuoco, 100 domande

Simulazione concorso Vigile del fuoco, 100 domande

Domande 100
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Elenco domande

  1. La separazione del comburente dal combustibile o la riduzione della concentrazione di comburente in aria viene definita come soffocamento ai fini dello spegnimento di un incendio.
  2. A seguito dell'incendio si sviluppano gas di combustione, fiamme, fumo e calore.
  3. L’ossido di carbonio (CO) è un gas tossico.
  4. I gas di combustione sono quei prodotti della combustione che rimangono allo stato gassoso anche quando raggiungono raffreddandosi la temperatura ambiente di riferimento di 15°C.
  5. La produzione dei gas di combustione dipende dal tipo di combustibile, dalla percentuale di ossigeno presente e dalla temperatura raggiunta nell’incendio.
  6. Il calore non è la causa principale della propagazione degli incendi.
  7. Le misure "di protezione" servono a ridurre le conseguenze dell’incendio.
  8. I presidi antincendio sono degli strumenti di protezione attiva.
  9. Le misure di protezione passiva vengono studiate in fase di progetto.
  10. La rete idrica antincendio è un impianto che rientra nelle misure di protezione attiva.
  11. La progettazione degli impianti tecnici di protezione attiva comprende l’addestramento delle squadre antincendio.
  12. La protezione passiva è l’insieme delle misure di protezione che non richiedono l’azione di un uomo o l’azionamento di un impianto.
  13. Le misure di protezione attiva sono quelle finalizzate alla precoce rilevazione dell’incendio, alla segnalazione e all’azione di spegnimento dello stesso.
  14. La protezione attiva è l’insieme delle misure che non richiedono l’azione di un uomo o l’azionamento di un impianto.
  15. Le misure di protezione passiva sono quelle che hanno come obiettivo la limitazione degli effetti dell’incendio .
  16. Maggiore è il carico d’incendio maggiori saranno le conseguenze dell'incendio.
  17. L’ordine e la pulizia riducono la probabilità dell’insorgenza dell’incendio.
  18. In caso d’incendio, se l’azienda è dotata di una squadra di pronto intervento interna non serve chiamare i VVF.
  19. Il rispetto di procedure operative dettagliate sull’ambiente di lavoro riduce il rischio di infortunio e migliora la gestione dell’emergenza.
  20. Gli interventi di manutenzione su impianti e macchine sono misure di prevenzione incendi.
  21. Le disposizioni sulla sicurezza sono facoltative.
  22. In caso d’incendio è utile evacuare immediatamente il fumo ed il calore dal locale.
  23. In caso d’incendio si può utilizzare qualsiasi tipo di estintore.
  24. Per ogni dispositivo di sicurezza la verifica della funzionalità deve essere effettuata ogni sei mesi.
  25. Sull’incendio di un serbatoio di benzina bisogna utilizzare la schiuma.
  26. Il centralino deve disporre di tutti i numeri telefonici d’emergenza unitamente ai recapiti dei dirigenti, capi squadra, lavoratori, etc
  27. L’attività di informazione e formazione deve essere il più capillare possibile a tutti i livelli funzionali aziendali.
  28. La combustione è una reazione chimica che produce anche gas.
  29. Un incendio può essere spento per raffreddamento .
  30. L’incendio di classe B è un incendio di metalli combustibili.
  31. L’attrito è una sorgente di innesco.
  32. La temperatura di infiammabilità è il valore più elevato di temperatura che è possibile raggiungere in un liquido infiammabile.
  33. Il metano è un gas più pesante dell'aria..
  34. Il CO è un gas inodore e incolore.
  35. La CO2 è un gas tossico e non asfissiante.
  36. La realizzazione degli impianti elettrici a regola d’arte è una misura di prevenzione.
  37. L’informazione e la formazione dei lavoratori è una misura di prevenzione..
  38. Gli estintori e gli idranti sono misure di protezione attiva.
  39. L’illuminazione di sicurezza è una misura di protezione passiva.
  40. Bisogna sempre tentare lo spegnimento di un incendio con i mezzi portatili. .
  41. L’addestramento del personale è una componente importante della pianificazione di emergenza.
  42. Dopo l’utilizzo di un estintore a CO2 è necessario areare il locale
  43. La squadra antincendio aziendale deve essere a conoscenza dei luoghi a rischio specifico presenti.
  44. I vapori di benzina sono definiti comburenti.
  45. Il soffocamento è la sottrazione di calore fino ad ottenere una temperatura inferiore a quella necessaria a mantenere la combustione.
  46. La schiuma non è una sostanza estinguente.
  47. La CO2 è un gas di combustione.
  48. Il fosgene è un gas a bassa tossicità.
  49. La verifica degli estintori viene fatta ogni 12 mesi.
  50. Gli estintori e gli idranti non sono misure di protezione attiva.
  51. La compartimentazione è una misura di protezione passiva.
  52. La dicitura REI 60 su di un elemento indica che quell’elemento conserva la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico per almento 60 minuti.
  53. La reazione al fuoco di un matriale rappresenta il suo grado di partecipazione al fuoco.
  54. La CO2 che fuoriesce da un estintore può provocare ustioni da freddo.
  55. Uno degli obiettivi di un piano di emergenza è consentire l’evacuazione delle persone.
  56. Un buon piano di emergenza è l’insieme di poche, semplici ed essenziali azioni comportamentali.
  57. Per estinguere un incendio con un estintore è opportuno indirizzare il getto di estinguente alla sommità della fiamma .
  58. In un incendio di gas da una tubazione è opportuno intercettarne la perdita piuttosto che tentare lo spegnimento.
  59. Gli impianti idrici antincendio non vanno tenuti privi d’acqua per evitare allagamenti o il congelamento dell’acqua.
  60. Le squadre antincendio aziendale possono non essere a conoscenza dei luoghi a rischio specifico presenti.
  61. Le schede di sicurezza delle sostanze pericolose presenti all’interno dell’azienda devono essere tenute a disposizione dei lavoratori.
  62. Sull’incendio di una pozza di benzina bisogna utilizzare l'acqua a getto pieno.
  63. I liquidi infiammabili sono classificati in base alla temperatura di infiammabilità nelle categorie A-B-C.
  64. Le conseguenze dell'incendio vengono ridotte attuando le misure di protezione.
  65. La verifica degli estintori deve essere fatta ogni 6 mesi.
  66. Gli idranti sono del tipo UNI 45 E UNI 70.
  67. Per un efficace intervento un idrante UNI 45 deve avere caratteristiche idrauliche pari almeno a: portata = 120 l/min e pressione = 2 bar al bocchello.
  68. Un materiale che appartiene alla classe 5 di reazione al fuoco è detto ignifugo.
  69. Un estintore di classe 21A 89BC non estingue un fuoco di materiale legnoso .
  70. La rete a naspi è una particolare rete idrica antincendio.
  71. Un impianto di spegnimento automatico ad acqua a secco è caratterizzato dal fatto che tutto l’impianto è permanentemente riempito di acqua.
  72. I segnali di salvataggio sono rappresentanti su cartelli aventi lo sfondo di colore verde e le figure di colore bianco.
  73. E’ opportuno che nella pianificazione di emergenza siano coinvolti soltanto alcuni lavoratori e cioè i cosiddetti "freddi e tranquilli".
  74. Per l’utilizzo di un idrante UNI 70 è sufficiente un solo operatore.
  75. Lo spegnimento di un incendio con due operatori deve essere effettuato posizionandosi in modo da formare un angolo di 180°.
  76. La compartimentazione di un edificio è la suddivisione del suo spazio interno in spazi più piccoli per mezzo di strutture resistenti al fuoco.
  77. La resistenza al fuoco può definirsi come l’attitudine di un elemento strutturale a conservare la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico.
  78. Con il simbolo REI 45 si identifica un elemento costruttivo che deve conservare la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico per una temperatura di 45°C.
  79. Nella sigla REI il simbolo E identifica la tenuta di un elemento costruttivo, che è l’attitudine dell’elemento a non lasciar passare nè produrre, se sottoposto all’azione del fuoco su un lato, fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto al fuoco.
  80. Per una completa ed efficace compartimentazione i muri tagliafuoco è bene che abbiano delle aperture prive di serramenti.
  81. Si possono trovare in commercio dei serramenti (porte) che hanno una resistenza al fuoco REI predeterminata.
  82. Il rischio è la probabilità che si verifichino eventi che producono danni.
  83. La sicurezza è l’attività finalizzata a rendere minimi i rischi.
  84. La sicurezza antincendio è orientata alla salvaguardia dell’incolumità delle persone ed alla tutela dei beni e dell’ambiente.
  85. L’attuazione di tutte le misure per ridurre il rischio mediante la riduzione della sola frequenza di accadimento viene comunemente chiamata "prevenzione".
  86. Il rischio di ogni evento incidentale risulta definito da due fattori: frequenza di accadimento e la gravità delle conseguenze.
  87. Una possibile causa d’incendio è lasciare le apparecchiature elettriche sotto tensione anche quando non utilizzate.
  88. Si parla di autocombustione quando senza alcun apporto dall’esterno (innesco), una sostanza combustibile si accende a seguito di una reazione di ossidazione, inizialmente lenta, con successivo graduale aumento della temperatura.
  89. Le possibili modalità d'innesco possono essere suddivise in quattro categorie: accensione diretta, accensione indiretta, attrito, autocombustione.
  90. Si parla di attrito quando il calore è prodotto dallo sfregamento di due materiali.
  91. Si ha l’accensione diretta quando una fiamma, una scintilla o altro materiale incandescente entra in contatto con un materiale combustibile in presenza di ossigeno.
  92. Gli idrocarburi alogenati sono sostanze combustibili usate nell’industria.
  93. Uno dei meccanismi di estinzione della polvere chimica è il soffocamento.
  94. L’uso delle schiume è controindicato sugli incendi di liquidi infiammabili.
  95. L’uso di impianti di estinzione ad idrocarburi alogenati è vietato nei locali contenenti apparecchiature elettriche.
  96. La schiuma è un agente estinguente che agisce per soffocamento e raffreddamento.
  97. I prodotti della decomposizione delle polveri separano il combustibile dal comburente, raffreddano il combustibile incendiato e inibiscono il processo della combustione.
  98. L’acqua quale agente estinguente è consigliato per incendi di apparecchiature elettriche.
  99. L’azione estinguente delle schiume avviene per separazione del combustibile dal comburente e quindi per soffocamento.
  100. L’utilizzo degli idrocarburi alogenati è stato recentemente limitato da disposizioni legislative emanate per la protezione della fascia di ozono stratosferico.
Aree di interesse
Fonte
Comando Provinciale Vigili del FuocoPiacenza
Difficoltà
medio