30 domande Comando Provinciale Vigili del Fuoco

30 domande Comando Provinciale Vigili del Fuoco

Domande 30
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Elenco domande

  1. Le prese di corrente multiple devono essere sovraccaricate per evitare surriscaldamenti degli impianti.
  2. I portacenere devono essere svuotati in recipienti costituiti da materiali facilmente combustibili ed il loro contenuto deve essere accumulato con altri rifiuti.
  3. I rifiuti non devono essere depositati, neanche in via temporanea, lungo le vie di esodo o dove possono entrare in contatto con sorgenti d’ignizione.
  4. Il personale che manipola sostanze infiammabili o chimiche pericolose deve essere adeguatamente addestrato sulle circostanze che possono incrementare il rischio d’incendio.
  5. Le aree del luogo di lavoro che normalmente non sono frequentate da personale ed ogni area dove un incendio potrebbe svilupparsi senza preavviso, devono essere tenute libere da materiali combustibili non essenziali.
  6. I materiali combustibili possono essere depositati nelle vicinanze di luoghi dove si effettuano lavori di saldatura o di taglio alla fiamma.
  7. Realizzando gli impianti elettrici a regola d’arte si consegue lo scopo di ridurre le possibilità d’incendio.
  8. La messa a terra di impianti, serbatoi ed altre strutture impedisce che su tali apparecchiature possa verificarsi l’accumulo di cariche elettrostatiche prodottesi per motivi di svariata natura.
  9. La ventilazione naturale od artificiale di un ambiente dove possono accumularsi gas o vapori infiammabili facilita l'insorgere di un incendio.
  10. L’adozione di pavimenti ed attrezzi antiscintilla risulta indispensabile qualora negli ambienti di lavoro venga prevista la presenza di gas, polveri o vapori infiammabili.
  11. Al fine di prevenire un incendio gli impianti di distribuzione di sostanze infiammabili vengono dotati di dispositivi di sicurezza di vario genere.
  12. La segnaletica di sicurezza, riferita in particolare ai rischi presenti nell’ambiente di lavoro, è una delle misure di protezione .
  13. Le misure di prevenzione incendi sono finalizzate alla riduzione della probabilità di accadimento di un incendio.
  14. La temperatura d’infiammabilità è la temperatura minima alla quale i liquidi combustibili emettono vapori in quantità tali da incendiarsi in caso d’innesco.
  15. Durante il flash-over la temperatura dell'ambiente aumenta velocemente.
  16. Viene indicata come "fase di incendio generalizzato" quella situazione in cui il materiale partecipa nella sua totalità alla combustione.
  17. L’esplosione è il risultato di una rapida espansione di gas dovuta ad una reazione chimica di combustione.
  18. La temperatura di accensione o di autoaccensione è la temperatura alla quale la miscela combustibili-comburente inizia a bruciare spontaneamente in modo continuo senza ulteriore apporto di calore o di energia dall’esterno.
  19. Il limite inferiore di infiammabilità è la più bassa concentrazione in volume di vapore della miscela al di sotto della quale non si ha accensione in presenza d’innesco per carenza di combustibile.
  20. I limiti di infiammabilità individuano il campo di infiammabilità all’interno del quale si ha, in caso d’innesco, l’accensione e la propagazione della fiamma nella miscela.
  21. L’aria teorica di combustione è la quantità d’aria necessaria per raggiungere la combustione completa di tutti i materiali combustibili.
  22. Nell’evoluzione dell’incendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche: fase d’ignizione, fase di propagazione, incendio generalizzato, estinzione e raffreddamento.
  23. La fase di propagazione di un incendio è caratterizzata anche dalla riduzione della visibilità a causa dei fumi della combustione.
  24. Per ottenere lo spegnimento dell’incendio si deve ricorrere a uno o più dei seguenti sistemi: esaurimento del combustibile, soffocamento, raffreddamento.
  25. Per ciò che riguarda la sostanza comburente, un incendio, nella quasi totalità dei casi, viene alimentato dall’ossigeno naturalmente contenuto nell’aria.
  26. Si definisce come soffocamento, ai fini dello spegnimento dell’incendio, l’allontanamento o la separazione della sostanza combustibile dal focolaio d’incendio.
  27. Per lo spegnimento di un incendio normalmente si utilizza una combinazione delle operazioni di esaurimento del combustibile, di soffocamento e di raffreddamento.
  28. Si definisce come raffreddamento, ai fini dello spegnimento di un incendio, la sottrazione di calore fino ad ottenere una temperatura inferiore a quella necessaria al mantenimento della combustione.
  29. Le condizioni necessarie per avere una combustione sono: presenza del combustibile, presenza del comburente e presenza di una sorgente di calore.
  30. La combustione può avvenire anche senza sviluppo di fiamme superficiali.
Aree di interesse
Fonte
Comando Provinciale Vigili del Fuoco Piacenza
Difficoltà
medio