Batteria test Concorso Vigile del fuoco

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Domande 30
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Elenco domande

  1. Il GPL è un gas avente densità rispetto all’aria inferiore a 0,8.
  2. I gas non possiedono forma e volume proprio ma assumono quelli del recipiente che li contiene
  3. I gas in funzione delle modalità di stoccaggio possono essere classificati come segue: gas compressi, gas liquefatti, gas refrigerati, gas disciolti.
  4. Un gas più pesante dell'aria quando liberato dal proprio contenitore tende a stratificare ed a permanere nella parte bassa dell’ambiente ovvero a penetrare in cunicoli o aperture praticate a livello del piano di calpestio.
  5. Ai fini della loro pratica utilizzazione i gas sono sempre conservati in contenitori che ne impediscono la fuoriuscita, sino al momento della loro utilizzazione.
  6. A parità di volume del recipiente un gas liquefatto può essere conservato in quantità notevolmente superiore che se soltanto compresso
  7. Il metano è un gas leggero, cioè avente densità rispetto all’aria inferiore a 0,8 e, quando liberato in ambiente chiuso, tende a stratificare verso l’alto.
  8. In funzione della loro densità rispetto all'aria i gas possono essere classificati come segue: gas leggero, gas pesante.
  9. Per bruciare in presenza d’innesco un liquido infiammabile deve trovarsi a una temperatura superiore alla sua temperatura di infiammabilità.
  10. Nei liquidi infiammabili la combustione avviene quando tra il pelo libero del liquido e l'atmosfera che lo sovrasta i vapori del liquido miscelati con l’ossigeno dell’aria si trovano in concentrazioni comprese nel campo d'infiammabilità.
  11. I liquidi di categoria A sono quelli che hanno una temperatura di infiammabilità inferiore a 21°C.
  12. In un liquido infiammabile tanto più è bassa la temperatura d’infiammabilità tanto prima si ha la possibilità che si formino vapori in quantità tale da essere incendiati.
  13. I liquidi infiammabili di categoria C sono quelli che hanno una temperatura d’infiammabilità compresa tra 21°C e 65°C.
  14. I liquidi infiammabili si dividono in tre categorie: A, B e C.
  15. La combustione delle sostanze solide è influenzata dalla pezzatura e forma del materiale.
  16. Il legno, materia solida combustibile per eccellenza, può bruciare con fiamma più o meno viva od addirittura senza fiamma o carbonizzare a seconda delle condizioni in cui avviene la combustione.
  17. I materiali combustibili solidi compatti se in pezzatura sufficientemente grande si accendono facilmente anche a temperature basse.
  18. Un elemento che influenza la combustione dei solidi è la quantità di umidità in essi contenuta.
  19. Il legno allo stato di segatura è estremamente pericoloso e, allorchè disperso in aria, può addirittura dar luogo ad esplosioni.
  20. Il processo di combustione delle sostanze solide porta alla formazione di braci che sono costituite dai prodotti della combustione dei residui carboniosi della combustione stessa.
  21. Il grado di porosità del materiale non è uno dei parametri che influenza la combustione delle sostanze solide.
  22. Tanto più un pezzo di legno è piccolo tanto più facilmente può essere portato alla temperatura di accensione con sorgenti di calore di piccola energia.
  23. Tra i parametri che influenzano la combustione delle sostanze solide detenute all'aperto c’è anche la condizione meteorologica atmosferica.
  24. Il fosgene (COCl2) è un gas tossico che si può sviluppare durante la combustione di materiali che contengono il cloro, come per esempio alcune materie plastiche.
  25. I principali effetti dell’incendio sull’uomo sono: insufficienza di ossigeno, azione tossica dei fumi, riduzione della visibilità, azione termica.
  26. L’ossido di carbonio (CO) sviluppato negli incendi risulta pericoloso perchè tossico del sangue .
  27. Il calore è dannoso per l’uomo potendo causare la disidratazione dei tessuti, difficoltà o blocco della respirazione e scottature.
  28. Le misure di prevenzione hanno come obiettivo la riduzione del rischio
  29. Gli ambienti in cui sono previste lavorazioni con fiamme libere non occorre che siano accuratamente controllati.
  30. I condotti di aspirazione di cucine, forni, seghe, molatrici, devono essere tenuti puliti con frequenza adeguata per evitare l’accumulo di grassi o polveri.
Aree di interesse
Fonte
Comando Provinciale Vigili del FuocoPiacenza
Difficoltà
medio