Banca d'Italia

Cos’è la Banca d’Italia
La Banca d’Italia è la banca centrale della Repubblica italiana. Vigila, controlla e regola la politica monetaria del paese sotto la diretta vigilanza del Ministero del Tesoro. È l’unica banca autorizzata ad emettere moneta in Italia. Nel 1936 diventa società per azioni e il suo capitale sociale è di proprietà, per il 94% circa, di altre banche, e, per il restane 6%, di enti pubblici. Viene comunemente chiamata Bankitalia, un appellativo di stampo giornalistico. In realtà è preferibile chiamarla Banca delle banche perché detiene e custodisce le riserve obbligatorie delle altre banche.

I compiti
La Banca d’Italia è un soggetto di diritto pubblico, chiamato a vigilare sul mercato finanziario e bancario per assicurarne la stabilità. Partecipa alle decisioni di politica monetaria ed essendo l’unica autorizzata ad emettere moneta il suo ruolo diventa molto importante nel determinare la quantità di denaro in circolazione. Ma con l’ingresso dell’Italia nell’Eurosistema è sottoposta al rispetto di vincoli più rigidi.

Vediamo in dettaglio le funzioni svolte dalla Banca d’Italia:

    • Emettere carta moneta
    • Pagare e riscuotere per conto dello Stato, servizio di tesoreria
    • Detenere il Conto disponibilità del Tesoro per il servizio di tesoreria
    • Vigilare sulle banche, intermediari finanziari, Istituti di Moneta Elettronica
    • Controllare i mercati monetari e finanziari
    • Concedere anticipazioni di credito alle banche
    • Partecipare alle attività di organismi finanziari internazionali come il FMI o la Banca Mondiale
    • Gestire le Stanze di compensazione e regolare i rapporti di debito/credito insorti fra le banche
    • Prestare consulenza in materia e informare gli organi costituzionali sullo stato dell’economia
    • Autorizzare la nascita di nuove banche e la fusione di quelle esistenti

 

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